Approvate definitivamente le nuove norme sui vaccini: cosa prevede la legge

Venerdì 28 Luglio 2017 3680

Perché è così importante vaccinarsi? Perché al contrario di un normale farmaco che tutela la salute del singolo, i vaccini oltre al singolo tutelano anche l’intera comunità, la c.d. immunità di gregge, e rappresentano una prevenzione di sanità pubblica.

 

Cosa prevede la legge

I vaccini obbligatori e gratuiti diventano 10 (prima erano 4) e ne vengono individuati altri quattro consigliati e raccomandati.
Nel dettaglio, i vaccini obbligatori sono: l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae di tipo b.
Quelli obbligatori “a tempo”, cioè solo fino al 2020, sono: l’anti-morbillo; l’anti-rosolia; l’anti-parotite; l’anti-varicella.
Quelli consigliati sono: l’anti-meningococcica B e C; l’anti-pneumococcica; l’anti-rotavirus.
Queste dieci vaccinazioni saranno realizzate attraverso due sole somministrazioni, una esavalente e una quadrivalente.
“Mono” Vaccini: Le persone potranno ricevere somministrazioni singole se già immuni da alcune malattie.
Viene creata un’anagrafe nazionale dei vaccini, che raccoglie dati sui soggetti che hanno effettuato la vaccinazione, su chi non può fare la vaccinazione e su eventuali effetti indesiderati.
Viene potenziato il sistema di vaccino-vigilanza attraverso l’Aifa.

 

Chi riguarda

L’obbligatorietà riguarda i bambini da 0 a 16 anni.
L’obbligo di vaccinazione è esteso anche ai minori stranieri non accompagnati.

 

Sanzioni

I bambini da 0 a 6 anni, se non in regola con le vaccinazioni, non possono accedere all’asilo nido, alla scuola d’infanzia e alla scuola materna.
I bambini dai 7 ai 16 anni che non abbiano fatto tutte le vaccinazioni possono essere iscritti a scuola e vaccinati successivamente, nei termini previsti dal calendario vaccinale. La mancata presentazione della documentazione fa scattare a carico dei genitori una sanzione economica da un minimo di 100 euro a un massimo di 500 euro.

Le Asl si faranno cura di segnalare le vaccinazioni mancanti.

Dall’anno scolastico 2019/2020 tra Asl e scuole ci sarà uno scambio di dati sui bambini e ragazzi, da zero a sedici anni, che non sono in regola con il nuovo obbligo vaccinale. Si dispone che, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, i dirigenti scolastici delle scuole, i centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie trasmettano alle Asl, entro il 1° marzo, l’elenco degli iscritti per l’anno scolastico successivo di età compresa da zero e sedici anni. A loro volta, le Asl dovranno inviare entro il 1° giugno gli elenchi completandoli con l’indicazione dei bambini e ragazzi che risultano “non in regola” con gli obblighi vaccinali. Per i servizi educativi dell’infanzia e le scuole dell’infanzia, incluse quelle private non paritarie, la mancata presentazione della documentazione comporta la decadenza dall'iscrizione.

 

Cosa prevede la legge: leggi il Dossier.